“Che bello stamattina!”: questo hanno pensato molti insegnanti venerdì 21 giugno…
Come gironzolare per il mercato, come potere incollare gli occhi a vetrine dove gli oggetti che piacciono sono tanti: entrare, provare, assaggiare.
È stato così l’approccio ai workshop di “La mia esperienza conta”, l’autoformazione di Istituto.
Sette laboratori, ognuno guidato da uno o più docenti pilota che raccontavano un’esperienza didatticamente o educativamente significativa, dove si potevano consultare materiali, provare artefatti, chiedere, confrontarsi, prendere spunti e idee.
Si fa fatica a mettere “in piazza” il nostro lavoro e, anche se ci è venuto bene qualcosa, il tempo per metterlo in comune non l’abbiamo mai, mentre la paura di essere giudicati o sminuiti quella ci accompagna sempre.
“La mia esperienza conta” ci ha permesso, invece, di mostrare un percorso, di dare un’ulteriore possibilità di movimento a idee che avevano già preso forme.
Abbiamo lavorato in modo piacevole, con tempi distesi, aggregati per interessi comuni, anche con colleghi di ordine diverso di scuola.
Partecipare all’autoformazione non era obbligatorio: chi l’ha vissuta ha scelto di narrare o di ascoltare o di fare entrambe le cose con autentica motivazione a imparare.
IMPARARE AD IMPARARE è una delle otto competenze chiave Europee che noi insegnanti siamo chiamati a certificare nei ragazzi, ma che non si esaurisce mai: oggi abbiamo avuto l’opportunità di praticarla.