
Termina la settimana di sperimentazione per la sezione B della Scuola dell’infanzia Statale di Felina che ha visto i bambini e le insegnanti trascorrere per 5 giorni il tempo-scuola nel bosco divenuto il setting per esperienze di apprendimento complete e coinvolgenti, in cui la sensorialità risulta il canale privilegiato per la costruzione del pensiero riflessivo e delle competenze. Con il supporto di educatori Ceas messi a disposizione dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, i bambini di 5 anni con le insegnanti, hanno vissuto un’esperienza di full immersion nella natura, raccogliendo l’entusiasmo dei bambini stessi e la collaborazione delle famiglie che hanno sostenuto l’iniziativa. L’educazione outdoor sostenuta da una cultura ecologica della sostenibilità e dal rinnovato interesse per il concetto di spazio come elemento educativo, ripropone il tema dell’ambiente esterno come luogo di apprendimento in continuità con l’apprendimento in sezione. In questo clima di ascolto, attenzione al territorio, volontà di offrire risposte alle nuove sfide della didattica per competenze, le insegnanti a seguito della formazione promossa dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano avvenuta a settembre “Dalle radici alle foglie” ed accompagnate dagli esperti del Ceas, hanno proposto alla sezione un progetto educativo didattico, che mettesse al centro il rapporto bambino/natura, caricando l’apprendimento di un’emotività positiva che apre il pensiero al “possibile”. Quest’ultimo è il pensiero che cerca con passione strade per raggiungere la propria meta, è il pensiero che trova soluzioni creative, che comprende la quotidianità attraverso le lenti di ciò che ognuno può fare per se stesso e per gli altri, mettendo in azione e a disposizione i propri talenti. L’interazione educativa con l’ambiente, costituisce la premessa per la costruzione di un sapere attivo, in grado di offrire un contributo per una crescita personale e sociale inserita nell’idea di “didattica integrata” che unisce la dimensione relazionale e l’esercizio consapevole e controllato della propria corporeità come canali privilegiati di costruzione di processi di apprendimento. Il rilancio, le riflessioni che sono già emerse e che sicuramente continueranno nel percorso progettuale annuale dopo un’esperienza così “forte”, ci fanno essere in work in progress, affinché il progetto possa crescere e cambiare con il contributo creativo di ciascuno: insegnanti, bambini, famiglie, esperti …